
Il racconto del mio lavoro fa parte di un cammino di vita […] con aspettative di maggiore giustizia, di democrazia civile, sociale ed economica […] Una delle questioni era il problema delle retribuzioni fra uomo e donna
[…] Non fu una cosa tranquilla, vi furono moltissime ore di sciopero […] Ho seguito le questioni legate alla cooperazione perché il sindacato sviluppava una politica di azione sul territorio per avere servizi, interventi e strutture per far fronte al continuo aumento del costo della vita, la difesa del salario. La scelta della cooperazione di consumo era legata all’impegno di organizzare i lavoratori-consumatori in una loro organizzazione e insieme svolgere anche una funzione sociale. Nel 1976, con 41 lavoratori, venne costituita la Titancoop, […] Si iniziò con 4 dipendenti e un grossissimo impegno del Consiglio di amministrazione e dei lavoratori dei diversi Consigli di fabbrica, attivi dopo l’orario di lavoro. […] Neanche questo fu tranquillo […] la ‘questione cooperazione’ fu parte dello sciopero generale del 1976 […] Vi furono grosse opposizioni, anche minacce personali […] Nell’arco di un anno i soci erano diventati oltre 1500.