
Non sapevamo né parlare, né niente. Abbiamo preso il pane. Si mangiava lì, con un mattone sotto al sedere, in un campo. […] Abbiamo detto: «Dì, lo sai che se avevamo i soldi tornavamo»; ma non li avevamo
Ho avuto operai sempre molto, molto, bravi e ho saputo anche dargli quello che si meritavano nella paga e quello l’ho fatto perché sapevo cos’era la vita perché io l’ho fatta prima di loro e dopo sapevo riconoscere il valore del lavoro».